Definizione di Errore di misurazione
Ogni misurazione risente di un certo grado di errore. Ogni volta che misuriamo, il risultato apparirà più o meno diverso, sempre qualcosa ci sfuggirà. Sorge quindi il problema di valutare l’attendibilità delle misure effettuate. Dobbiamo trovare il modo per allontanarci dal rischio di errore di misurazione in fisica.
La prima domanda che ci dobbiamo porre è:
Qual’è il valore vero? La risposta è il valore più probabile.
Se c’è un Errore di misurazione, qual’è il valore vero?
L’ errore è la differenza tra il valore vero e la misurazione fatta, ma sorge la domanda: “Qual’è il valore vero?”.
In realtà non riusciamo a dire qual’è il valore vero, ma qual’è il valore più probabile.
Come vedete la scienza quì va a braccetto con la filosofia.
Qual’è il valore più probabile?
Il valore più probabile può corrispondere alla media aritmetica delle misurazioni, e allora si parla di valore medio.
Per avere un valore medio statisticamente rappresentativo, dobbiamo avere un numero sufficientemente grande di misurazioni. Ma non ci dice tutto. Occorre un aiuto per interpretare il valore medio, l’aiuto è dato dall’indice di dispersione.
L’indice di dispersione
Se il valore medio statisticamente rappresentativo è accompagnato dall’indice di dispersione ci dice qualcosa di più sulla sua rappresentatività.
L’indice di dispersione è la media del valore minimo e massimo, quanto più è vicino al nostro valore medio, tanto più è rappresentativo.
L’indice di dispersione si dimostra insufficiente quando ci sono molte misurazioni, in questo caso si fa uso dello scarto quadratico medio o deviazione standard.
Esempi di indice di dispersione
Es prediamo queste misurazioni: 10, 12, 14, 17, 18, 19, la media aritmetica è 15
l’indice di dispersione è (10+20)/2 = 15
In sintesi: di fronte all’inevitabile errore di misurazione accanto al valore medio possiamo aggiungere o l’indice di dispersione o la deviazione standard.