Gli insetti sono dei Celomati non cordati, philum degli artropodi, superclasse degli esapodi cioè sei piedi, che comprende la classe degli insetti o ectognati e la classe degli entognati.
Il corpo è diviso in tre parti: testa, torace e addome.
Sul capo ci sono antenne, mandibole, mascelle. Nel torace 3 paia di zampe e delle ali. L’addome è diviso in 12 segmenti.
Gli insetti compaiono 416 milioni di anni fa, cioè nell’ultimo 10% di vita della Terra. Gli insetti sono i più antichi colonizzatori delle terre emerse. Gli insetti rappresentano l’80% delle specie del regno animale.

Il corpo tripartito degli insetti è ricoperto da un esoscheletro.
Negli insetti l’apparato riproduttore è ben distinto, esistono maschi e femmine, e l’ermafroditismo è marginale.
Nidi
Le vespe rosicchiano legno, lo insalivano e costruiscono un nido di cartapesta.
Alcune api costruiscono nidi di fango, in fondo depositano un uovo fecondato, quindi sarà una femmina, poi aggiungono nettare e poi chiudono il nido con altro fango, poi costruiscono una nuova cella. Nelle celle più esterne vengono messe uova non fecondate che quindi diventeranno maschi.
Alcune vespe anziché il nettare aggiungono un bruco vivo ma paralizzato.
La vespa regina a fine stagione dopo che si è accoppiata cerca un rifugio sotto una corteccia, intanto operaie e maschi muoiono. In primavera si risveglia, cerca del nettare e costruisce un piccolo nido con celle esagonali. Prima di iniziare vola intorno poi va alla ricerca della pasta di legno. Dalle uova nascono figlie operaie che finiscono la costruzione del nido.
Invece le api da miele costruiscono i loro favi con la cera secreta nel parte terminale dell’addome. Per produrre un favo di 1200 grammi, hanno bisogno di consumare 7,5 kg di miele.
Al centro del favo depongono polline e nettare, mentre attorno mettono il miele.
Le larve delle vespe icneumoidi vivono sopra o dentro un altro insetto.
L’alimentazione degli insetti
Gli insetti masticano, oppure leccano come le api, succhiano come le mosche sputatrici. Le zanzare succhiano il sangue, le cicale la linfa delle piante e le farfalle il nettare.
Gli insetti impollinatori sono attratti dagli zuccheri del nettare floreale come saccarosio, glucosio e fruttosio.
Le vespe si nutrono di zuccheri del nettare e delle proteine di bruchi, mosche e zanzare. Le cimici succhiano la linfa di piante o di altri artropodi, le femmine di alcune specie succhiano il sangue di pipistrelli e uccelli e le cimici da letto il sangue umano. I tafani femmina sono mosche ematofaghe, calano su mammiferi e all’uomo, segano la pelle, iniettano un anticoagulante e succhiano il sangue. Tafani e zanzare utilizzano le proteine del sangue per completare la maturazione delle loro uova.
Lo strepsittero addirittura vive la sua vita parassitando una vespa, ape, formica, cicala, cavalletta.
Gli afidi succhiano la linfa delle piante per l’azoto, ma così succhiano anche troppi zuccheri che vengono espulsi: è la melata.
Invece le formiche sono golose di melata, per cui non mangiano gli afidi, ma anzi li difendono da altri insetti. Alcune formiche poi allevano in un recinto gli afidi e li mungono per nutrirsi della loro melata.
Il volo degli insetti
Gli insetti hanno avuto la più grande diffusione, perché sono gli unici artropodi che sanno volare.
Generalmente hanno 2 coppie di ali, mosche e zanzare hanno solo una coppia, perché hanno trasformato l’ala posteriore in bilancere per stabilizzare il volo, infine i pesciolini d’argento che sono privi di tutte 2.
Le ali sono membranose con nervature in cui affluisce sangue ossigenato, e nelle farfalle sono ricoperte da squame colorate.
Nei grilli e cavallette le ali anteriore, elitre, sono coriacee e a riposo proteggono le sottostanti posteriori membranose e volanti.
Anche i coleotteri, con 350.000 specie, hanno le elitre, il più grande è il cervo volante. Le elitre rendono il volo goffo, ma li protegge dai predatori.
La comunicazione degli insetti
Il cri cri è lo sfregamento dei denti o delle tibie su un’ala. È il canto d’amore dei maschi nelle sere d’estate. Ogni specie di grilli ha il suo cri cri.
Anche le locuste e le cicale stridono con brusii da pochi decibel a un chiasso da 100 decibel.
Cicale e locuste acrididi ascoltano con una cavità addominale, le mosche dal torace, le farfalle con la bocca, le crisope con le ali sentono addirittura gli ultrasuoni di un pipistrello.
La vista degli insetti è un po’ sfocata, ma taluni vedono fino a 360 senza voltarsi. Dagli occhi partono fibre nervose che giungono direttamente alle ali. Le libellule vedono come un’animazione rallentata oggetti in movimento, per cui per non essere visti bisogna restare perfettamente immobili. Molti insetti vedono anche l’ultravioletto, che noi non vediamo. Molti fiori emettono l’ultravioletto con cui attirano gli insetti impollinatori come api, mosche e farfalle. Tranne molte farfalle, gli insetti non vedono il rosso che invece appare nero. I rossi papaveri sono raggiunti dagli impollinatori dall’emissione di ultravioletti.
I maschi delle lucciole volando emettono una luce lampeggiante dall’addome, mentre le femmine statiche disponibili rispondono con altri lampeggi.
La stesa luce è visibile dai pipistrelli che evitano di predar le lucciole perché amare.
Olfatto: sbattendo le ali indirizzano gli odori sulle antenne odorifere.
Il mimetismo
Le ali sono spesso usate per mimetizzarsi.
L’insetto assume forme di rametto o di foglia verde o avvizzita o macchiate come funghi.
La riproduzione degli insetti
Il maschio vomita e la femmina durante il rapporto lo succhia.
I suoni che emettono servono da richiami sessuali.
Le zanzare maschi e femmine danzano prima dell’accoppiamento. Molte zanzare maschi danzano in sciami sopra un cespuglio isolato, emettono gran quantità di ferormoni che attirano le femmine.
Il maschio della tarma della cera emette vibrazioni per sedurre le femmine.
Lo sbattere di ali di alcune farfalle è una forma di corteggiamento da lontano.
Alcuni maschi portano dei doni nuziali alle femmine. Alcuni donano solo alle femmine con la pancia più gonfia, perché più piena di uova. Altre femmine gonfiano di aria la pancia per attrarre i maschi.
Fecondazione
Uno sciame fuchi vola a 10-40 metri d’altezza, lo giovane regina emette un ferormone che scatena lo sciame verso la regina per fecondarla.
Il fuco dopo aver fecondato la regina, si stacca e cade morente.
L’ape del miele è poligama, si accoppia in volo fino con 10 diversi fuchi, cioè i maschi di altre colonie.
Il bombo è monogamo perché lascia sulla femmina una sostanza repellente.
Raccolte di sperma
Vespe e mosche femmine raccolgono in uno o più sacchetti lo sperma dei maschi con cui fecondare successivamente le uova. Alcuni insetti maschi dopo aver deposto il seme nutrono la femmina, addirittura il maschio della mantide perde la testa per alimentare la femmina affamata.
Strategie dei maschi per garantirsi la paternità
I maschi di alcuni coleotteri dopo l’accoppiamento restano attaccati alla femmina per evitare che si accoppi con altri. Altri tappano il canale riproduttivo della femmina. I moscerini della frutta iniettano delle sostanze che rendono la femmina meno interessata ad altri maschi, e dopo essersi sganciati stazionano attorno alla loro femmina per evitare che arrivino nuovi pretendenti.
I maschi della tarma della farina e delle farfalle cavolaie liberano ferormoni che allontanano altri maschi. Oppure lasciano sulla femmina ferormoni maschili che allontanano altri maschi.
Sesso dei figli degli insetti
Api, vespe e formiche generano figlie femmine, e quindi diploidi, invece dalle uova non fecondate nascono figli maschi.
La conseguenza è che le femmine operaie alleveranno una prole non loro, e si formano società numerose molto affiatate. Le operaie sono tutte super sorelle, ci sono metà dei geni materni e tutti i geni paterni, per cui negli insetti le sorelle sono uguali al 75%, mentre nei mammiferi al 50%, infatti il corredo paterno è unico, mentre nella madre è doppio.
La poliandria, un ape regina fecondata da più fuchi, aumenta la variabilità genetica e quindi la capacità della colonia a rispondere a condizioni avverse.
Dopo la fecondazione le uova vengono deposte sulle foglie faccia superiore o inferiore, incollate, sulla corteccia, nei frutti, nel terreno, vicino alle feci di qualche mammifero o più raramente sul dorso del maschio.
Le società delle api, vespe sociali e formiche sono solo femminili, i maschi sono buoni solo per l’attimo della fecondazione.
Gli afidi, forse dovremmo dire le afidi, si riproducono senza fecondazione, succede che una femmina genera un femmina che è già gravida. Insomma le figlie sono cloni della madre. In tal modo una colonia di afidi può raddoppiare in 3 giorni.
Il cambiamento climatico coinvolge gli insetti
Il cambiamento climatico può anticipare lo sviluppo vegetale, per cui i bruchi che si aprono normalmente non trovano la loro pianta alimentare, così alcuni insetti si riducono e gli uccelli che se ne alimentano si trovano in difficoltà.
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