Il 70% delle demenze sono Alzheimer.

L’Alzheimer nella fase finale è mancanza della memoria (ippocampo), tuttavia già nei 20anni precedenti si poteva osservare apatia, irritabilità, cambio di personalità, disorientamento e confusione.

Lesioni del cervello da Alzheimer

Anatomicamente ci sono tre lesioni:

esternamente ai neuroni le placche beta amiloidi, internamente ai neuroni grovigli di proteine tau e nel tempo perdita di massa cerebrale.

Il beta amiloide è normalmente presente nei neuroni, ma in alcune persone già a 50 anni incominciano a formarsi le placche di beta amiloide fosforilata.

Con la PET si possono osservare le due lesioni, nel liquido cefalo rachidiano e nel sangue con biomarcatori.

Genetica dell’Alzheimer

Solo il 3% dell’Alzheimer è genetico, cioè trasmissibile al 99%, è una gene dominante e la malattia compare già a trent’anni ed è più veloce. Nel 97% è sporadico, tuttavia la probabilità che compaia nei discendenti è maggiore, anche se spesso salta qualche generazione, ma poi torna. C’è un collegamento fra Alzheimer e genetica immunitaria e del metabolismo del colesterolo.

Il gene dell’apolipoproteina E, che trasporta grassi e colesterolo, se abbiamo un solo allele la probabilità di ammalarsi è tripla, se l’allele è doppio è 12 volte tanto.

Le donne

L’Alzheimer nelle donne è più frequente che negli uomini, sembra sia importante il crollo degli estrogeni con la menopausa. C’è un collegamento tra malattie cardiovascolari e Alzheimer, infatti le donne sono più soggette anche a ictus. Così le donne che vanno in menopausa presto, eclampsia o gestosi in gravidanza,  gli uomini con tumore alla prostata sottoposti a terapia anti androgena.

I primi segni

L’ippocampo è una delle prime aree a essere colpita, e la  memoria spaziale, ad es. per tornare a casa, è la prima ad essere colpita dall’Alzheimer.

Attualmente ci si impiega 2 anni per giungere a una diagnosi di Alzheimer.

Fattori di rischio

isolamento sociale, calo dell’udito, depressione, basso livello di istruzione, trauma cranico, pressione alta, obesità, diabete, alcool, fumo,  inquinamento.