Il riscaldamento globale è l’aumento della temperatura dell’atmosfera e degli oceani.
La temperatura è aumentata di 1,1°C rispetto all’avvento dell’industria sul finire dell’ottocento.

La temperatura è aumentata per il cambiamento dei gas dell’atmosfera degli ultimi 150 anni.

I gas dell’atmosfera formano una cappa che ritarda il rilascio del calore portato dal Sole.
Il vapor acqueo è il gas più importante per l’effetto serra e quindi per il riscaldamento globale: contribuirebbe per il 36%-72%.
L’anidride carbonica è il secondo gas per importanza: contribuirebbe per il 9%-26%. Il 6% della CO2 deriverebbe dalla produzione del cemento.
La CO2 rilasciata nell’atmosfera (37 gigatonellate) viene utilizzata dalle piante e dal plancton oceanico, in parte si discioglie negli oceani acidificandoli in superficie.
Segue il protossido d’azoto N2O.
Il metano è responsabile del 18% dell’incremento dell’effetto serra.
Il metano si trova nella troposfera, circa il 10% in più nella troposfera boreale (N) che in quella australe (S).
Prima della rivoluzione industriale ce n’erano 700 ppb (parti per miliardo), oggi siamo a 1.900 ppb.
L’esafluoruro di zolfo (SF₆) è un gas inerte, ma per l’effetto serra sarebbe 24.000 volte più pericoloso dell’anidride carbonica.
I clorofluorocarburi o CFCs al cloro sono responsabili del dissolvimento polare dell’ozono, non agiscono sull’effetto serra.
I CFCs derivano dal metano CH4 e dall’etano C2H6 in cui gli atomi di idrogeno vengono sostituiti da atomi di alogeni (cloro, fluoro, bromo), il cosi detto freon refrigerante, o negli estintori, o negli aerosol.