La bioetica riguarda la morale e le biotecnologie, ma sotto sotto c’è sempre la stessa domanda:
è giusto e se sì perché ?
Perché è importante la bioetica ? Perché le persone non sono mezzi per raggiungere un fine, ma hanno un valore in sé stesse.
La morale, quale morale, la morale che nasce da posizioni atee, agnostiche, spirituali e religiose è sempre uguale ?
La bioetica ricerca verità condivise fra le differenti posizioni, includendo i problemi sociali e ambientali legati alla salute.
Biotecnologie della riproduzione
L’aborto è l’espulsione spontanea e quindi accidentale o volontaria di un embrione (bimbo in utero fino a 3 mesi di gestazione) o del feto (dopo i 3 mesi di gestazione). I genitori arrivano alla decisione di procedere ad un aborto volontario o perché affetto da malattie gravi o perché i genitori non sono in grado di prendersene cura.
Da quì nasce l’esigenza della diagnosi prenatale di malattie genetiche. A tal scopo si prelevano delle cellule dell’ embrione per analizzarne il patrimonio genetico.
Dall’embrione abortito si possono estrarre cellule staminali, cellule primordiali totipotenti, con cui curare molte malattie dell’adulto. In questo caso sorge la domanda: è lecito abortire per allungare la vita di un adulto ?
La possibilità di abortire un bambino con problemi genetici non apre la strada all’eugenetica ? La parola incomincia con “eu” che significa buono. Sorge una domanda: è veramente una pratica buona ?
La procreazione assistita vuole venir incontro al desiderio di avere una figlio ad una coppia incapace a generare. Una volta le donne concepivano e partorivano già dopo i vent’anni. Nella società moderna occidentale scolarizzata si ritarda sempre più il momento del primo parto. Quando si pensa che di poter intraprendere una gravidanza, è già troppo tardi, siamo ormai in prossimità della menopausa. Lo stesso vale per l’uomo, infatti man mano che invecchia il suo sperma è sempre meno buono.
A questo punto si presenta la scienza che offre la procreazione assistita:
fecondazione in vitro, fecondazione omologa ed eterologa, utero in affitto, e da ultimo il desiderio di diventar mamma di persone fisicamente maschi ma psicologicamente femmine.
La fecondazione in vitro consiste nel prelevare l’ovulo della donna e gli spermatozoi dell’uomo, e metterli in un provetta dove avviene la fecondazione, quindi la fecondazione non avviene nell’utero della madre. Avvenuta la fecondazione in vitro, si forma un piccolissimo embrione che dopo pochi giorni viene inserito nell’utero della madre.
Quando l’embrione in vitro è il risultato dell’accoppiamento dell’ovulo della moglie e degli spermatozoi del marito, si parla di fecondazione omologa.
Nel caso o l’ovulo o gli spermi siano totalmente impotenti si ricorre a un donatore femmina o maschio esterno alla coppia, è la fecondazione eterologa.
Quando in seguito alla fecondazione in vitro omologa o eterologa non si può mettere l’embrione nell’utero della madre, si può inserirlo nell’utero di un’altra donna: è l’utero in affitto.
Dopo tutto ciò sorge la domanda ? Siamo sicuri che il bambino così nato avrà le giuste cure materne e paterne, perché in fondo in fondo è figlio carnale solo di un componente della coppia.
La banca del seme è un azienda che preleva spermi di numerosi uomini che vogliono donare il loro sperma. La donna può scegliere tra i vari spermi sapendo a che razza appartiene, che caratteristiche fisiche ha il donatore, ecc. Un po’ come fanno gli allevatori quando scelgono il toro per le loro vacche.
Può essere che l’uomo o la donna non vogliano avere figli, per cui praticano la sterilizzazione. La sterilizzazione maschile è il taglio del tubicino spermatico che dal testicolo porta lo sperma al pene. La sterilizzazione femminile è la legatura delle tube uterine, per cui gli spermatozoi non possono raggiungere l’ovulo e fecondarlo. Ambedue sono interventi cruenti e definitivi. Siamo sicuri che successivamente non si cambi idea ? E in che stato psicofisico si addiviene ?
Infine la clonazione, dove si ottengono da una stessa cellula fecondata più individui. Le tante cellule fecondate vengono congelate in attesa una ricevente.
Gli OGM, Organismi Geneticamente Modificati, nascono dalla manipolazioni genetiche nel regno vegetale, nel regno animale e nell’uomo. Praticamente si inserisce un gene prelevato a un batterio e lo si introduce in una pianta di pomodori. Tutto bene finchè si tratta di pomodori dell’insalata, ma quando abbiamo di fronte una persona ? Anche questa è eugenetica.
Anche la spesa interessa la bioetica: è giusto riversare tante risorse della sanità pubblica in queste pratiche ?