Ogni giorno i nostri reni eliminano 30 g di urea con le urine, che attraverso le basse vie urinarie viene espulsa.

La quantità di urina è in funzione diretta con la quantità di liquidi assunti.

L’urina viene convogliata  negli ureteri.  Gli ureteri sono due tubicini lunghi 30 cm del diametro di 6 mm.

L’urina attraverso gli ureteri raggiunge la vescica.  La vescica è un sacchetto che al massimo della dilatazione può contenere fino a 2 litri di urina.

Durante il sonno notturno si riesce a trattenere fino a 700 800 ml di urina.

Basse vie urinarie

Di giorno lo stimolo inizia a 200 ml,  ma il riflesso involontario del sistema simpatico trattiene le urine. Quando giungiamo a 400 ml di urine  il sistema nervoso parasimpatico  di fronte a uno stimolo imperioso  permette lo svuotamento.

A questo punto interviene l’attività cosciente che parte dalla corteccia cerebrale con i motoneuroni somatici del nucleo di Onuf che volendo riesce a trattenere lo svuotamento fino a 800 ml. Dopodiché non ci si può più trattenere.

Nella persona anziana la capacità di ritenzione urinaria diminuisce, per cui nell’arco della notte deve andare ad urinare anche un paio di volte, perché la parete urinaria si indebolisce, o per problemi alla prostata, o alle vescicole seminali, o per la gravidanza o per il diabete.

Durante la minzione si possono trattenere fisiologicamente 50 ml di urine.

L’urina lascia la vescica attraverso un tubicino detto uretra. L’uretra femminile è lunga 4 cm e diametro 5 mm, l’uretra maschile è lunga 20 cm, attraversa prima la prostata e poi il pene.  L’uretra maschile trasporta sia l’urina che lo sperma.

Cistite femminile

L’anatomia spiega il tipo di malattie dell’apparato urinario maschile e femminile: nella donna l’uretra breve favorisce la risalita di batteri dall’esterno e quindi le frequenti cistiti. La cistite è un’infezione solitamente batterica della vescica, il sintomo principale è il bruciore.

Nell’uomo ci sono meno problemi di cistite, perché l’uretra è molto lunga.

Urolitiasi

I calcoli urinari o uroliti sono dei sassolini composti soprattutto da ossalato e solo il 10% da acido urico: se il sassolino ha diametro inferiore ai 5 mm, può attraversare il uretere e giungere in vescica, altrimenti resta nel bacinetto renale o pelvi.

Il calcolo che giunge in vescica, prende la via dell’uretra per uscire.

Il calcolo nella vescica della donna può essere facilmente espulso, perchè l’uretra è più corta e larga, invece nell’uomo essendo l’uretra più lunga e stretta, il calcolo può restare in vescica:  è la calcolosi maschile della vescica urinaria.

Ipertrofia prostatica

La prostata è una ghiandola maschile che produce il 35% del liquido seminale ed è attraversata dall’uretra.

La prostata nella vecchiaia va incontro molto facilmente a  iperplasia, cioè un ingrossamento benigno della prostata che in Italia interessa il 25% della popolazione maschile e compare dopo i 50 anni. L’ipertrofia causa difficoltà nella minzione. Nel tempo l’ipertrofia prostatica può degenerare in cancro alla prostata.

Prevenzione  del tumore della prostata

La prevenzione si fa con il dosaggio del PSA nel sangue,  l’ecografia prostatica e la palpazione transrettale della prostata.

Il PSA è una proteina  specifica della prostata che si trova nel sangue,  ma non è specifica di malattia.  

Il PSA aumenta quando c’è un tumore maligno, una ipertrofia benigna, una prostatite, vecchiaia, dopo  un cateterismo uretrale, dopo l’esplorazione rettale,  dopo biopsia prostatica,  dopo una passeggiata in bicicletta- moto- equitazione.

Il PSA diminuisce con l’obesità,  con la terapia anti iperplastica prostatica,  dopo l’uso di prodotti per la calvizie.

L’aumento del PSA preoccupa se assieme compare un ingrossamento della prostata rilevato con l’ecografia e la palpazione.

La palpazione transrettale è utile, ma evidenzia solo ingrossamenti del lobo posteriore della prostata.