Il terreno è costituito da molecole inorganiche di silicati e carbonati in forma di sabbia, limo e argilla e da molecole organiche.
Le molecole organiche sono la minima parte del terreno, però organizzano lo spazio di tutte le molecole, è questo ordine che forma i pori nel terreno, cioè spazi vuoti, cioè la struttura del terreno.
I pori più piccoli permettono la risalita capillare dell’acqua, i pori più grandi permettono il drenaggio verso il basso dell’acqua e l’ossigenazione del terreno.
Le lavorazioni pesanti come aratura ed erpicatura rompono i pori più piccoli ed aumentano i pori più grandi.
La perdita dei pori piccoli ostacola la risalita dell’acqua, favorisce la formazione di una crosta superficiale del terreno, e alla fine le piantine faticano ad emergere dal sottosuolo.
La formazione di pori grossi favorisce il percolamento in profondità dell’acqua che così non è più disponibile per le piante.
Granulometria
Lo studio della Granulometria di un terreno ne definisce la qualità.
In primi si separa le particelle più grosse, cioè lo scheletro dalla terra fine.
Lo scheletro è il terreno che resta sul setaccio dopo vagliatura a secco su un setaccio con fori di 2 mm, quello che invece attraversa il setaccio è la terra fine.
La terra fine viene classificata sulla dimensione in mm delle particelle del terreno:
sabbia grossolana | 2-0,2 |
sabbia fine | 0,2-0,02 |
limo | 0,02-0,002 |
argilla | < 0,002 |
I terreni che contengono almeno il 70% di particelle con diametro maggiore di 0,02 mm si dicono sabbiosi e quindi sciolti.
I terreni che contengono almeno il 30% di particelle con diametro minore di 0,002 mm si dicono argillosi e quindi pesanti.
I terreni con argilla inferiore al 30% e sabbia minore del 70% ma superiore al 50% si dicono di medio impasto.
Analisi del terreno
Ogni 3 anni si dovrebbe analizzare il terreno.
Dopo carotaggio, il terreno viene analizzato nelle sue componenti sabbia, limo, argilla, pH, calcari, NPK, P come P2O5, K come K20, sostanza organica, CSC
Un terreno contenente una percentuale di 46 sabbia e 44 limo e 10 di argilla si dice franco o a medio impasto, se la sabbia sala a 60 e il limo scende a 30 e l’argilla a 10 si dice sabbioso-franco.
Il Mais cresce bene in range di pH 5,5-8, ma un pH alcalino può ridurre la disponibilità di fosforo.
Un terreno è ben dotato di sostanza organica, quando ne ha più del 2%. La S.O. evita la formazione di crosta, il terreno è meglio lavorabile, resta più fresco d’estate. La S.O. aumenta con il sovescio (cover crops), letame.
L’azoto è l’elemento che maggiormente varia nell’anno. E’ indicativo della fertilità. Campionandolo a gennaio abbiamo un’idea di base più corretta. Valori buoni 1-2 per mille.
Il rapporto C/N mi dice l’equilibrio della S.O.: 9-12 è buono. Si agisce con una buona gestione dei reflui, paglia e stocchi.
CSC è la capacità scambio cationico del suolo, cioè di trattenere cationi: K, Na, Ca, Mg. CSC in meq/100 gr: attorno al 20. La CSC sono cariche negative presenti nell’argilla e nella S.O.
L’analisi del terreno è importante per stabilire i fabbisogni di fertilizzazione.
Aratura
L’aratura rovescia una fetta di terreno:
i miceli dei funghi del terreno vengono rotti,
i microbi superficiali aerobi vengono portati nella profondità anaerobica,
si favoriscono microbi patogeni, per il danneggiamento dei microbi buoni che li contrastano,
la sostanza organica non viene degradata.
Obiettivi
L’agricoltore deve aumentare la porosità del terreno, ma per questo deve ridurre le lavorazioni.
Lavorazioni conservative
Le lavorazioni conservative sono la minima lavorazione, lo strip tillage e il sodo.
Essendo lavorazioni, danneggiano il suolo, ma il danno viene ridotto dai residui culturali in superficie.
Residui culturali
I residui culturali apportano sostanza organica, favoriscono la microporosità, e proteggono dall’erosione del vento e della pioggia.
Tuttavia i residui culturali sono minimi, per cui bisogna far crescere delle culture intercalari.
Culture intercalari
Le culture intercalari, dette cover crops, danno stabilità al terreno. L’unico costo che hanno è la semina. Le radici delle culture di copertura creano i pori più piccoli, favoriscono la vita della micro fauna.
Semina
La macchina per la semina a rateo variabile stabilisce la distanza di semina ideale in base alla fertilità del terreno.