La vita è ordinata.

L’Universo è disordinato, invece la vita è ordinata, è organizzata dal DNA, anzi un tratto di DNA detto gene, che a sua volta codifica le proteine.

Un gene è un segmento di DNA formato da più basi: A, T, C e G.

Il genoma codifica 20.000 diverse proteine.

In realtà un gene non solo codifica la proteina, ma definisce quando e dove deve essere prodotta tale proteina.

Tutti abbiamo i 20mila geni per le 20mila proteine, ma le mie proteine possono essere diverse dalle tue.

Basta che una base azotata di un gene sia diversa, che anche la proteina risulta diversa, basta ad esempio che invece di una adenina io abbia una guanina, per cui alla fine i fiori dei miei piselli avranno le antocianine mentre i tuoi no, per cui i miei fiori saranno viola, mentre i tuoi saranno bianchi.

Perché cambia il colore, perché c’è stata una mutazione.

Genotipo omozigote ed eterozigote

Il Genotipo è il gene, di ogni gene abbiamo due possibili varianti detti alleli, uno del padre e uno della madre.

Quando i due alleli sono uguali parliamo di omozigosi, quando sono diversi di eterozigosi.

Fenotipo dominante e recessivo

Il Fenotipo è la manifestazione esterna del genotipo.

Nel caso di alleli uguali cioè omozigosi siamo certi del fenotipo, nel caso di eterozigosi invece si manifesta l’allele dominante, mentre l’allele che non si manifesta si dice recessivo.

Le possibili combinazioni per un gene sono 3: omozigote dominante, eterozigote e omozigote recessivo.

Il dominante si indica con lettera maiuscola e il recessivo con la minuscola.

In una data popolazione per un determinato gene si può definire la frequenza genica di G il dominante e g il recessivo.

Con la legge di Hardy-Weinberg, conoscendo la frequenza genica possiamo determinare gli individui, GG, Gg, GG, cioè omozigote dominante, eterozigote e omozigote recessivo.

Fenotipo è genetica ed ambiente

Dire che l’altezza è per il 60% determinato dai geni, significa che il 60% della varianza dalla media della popolazione è determinato dai geni. Quindi se tutta la popolazione avesse gli stessi geni, la varianza sarebbe solo del 40% di quanto osserviamo nella realtà. Questo 40% è la varianza legata all’ambiente, e l’ambiente cambia radicalmente da un secolo all’altro, da una nazione all’altra.

Ereditarietà psicologica il 50% della varianza del nostro profilo psicologico deriva dai geni, un altro 10% dalla famiglia, e il restante 40% ?

Varianti cromosomiche

I caratteri mendeliani, es fiore bianco e fiore viola, cioè con sole due possibilità espressive nella realtà sono rari. Normalmente un carattere è determinato da più varianti, il colore verde degli occhi in una persona dipende da una variante e in un’altra persona da un’altra variante.

In una popolazione le varianti per un dato gene possono essere più di due, questo è il polimorfismo di un gene. Il primo polimorfismo scoperto è quello dei gruppi sanguigni AB0. Nel tempo sono stati scoperti altri polimorfismi del sangue, ma pochi hanno un riscontro manifesto, come invece AB0 ed RH.

Varianti antiche e nuove

Se la variante di un gene è antica, la si ritrova in quasi tutti genomi, queste varianti sono comunissime in Europa, mentre altre in Asia.

Se la variante è nuovissima sarà presente in pochissimi genomi.

Tuttavia le varianti svantaggiose tendono ad estinguersi, e così nel tempo si affermano solo quelle migliorative.

Per capire se gli alleli sono antichi si va a osservare gli alleli di specie affini alla nostra, cioè nei gorilla e scimpanzè.

Fra due persone non imparentate ci sono milioni di varianti differenti, alcune però più frequenti in una certa popolazione e altre più frequenti in un’altra popolazione.

Varianti e fenotipo

Ereditare un gene non significa ereditare un carattere, perché spesso un carattere è dato da più geni, e basta che uno di questi non venga ereditato o venga mutato che il carattere sarà diverso. Es.la trisomia 21 o Down, non è ereditata.

Nel nanismo sono coinvolti addirittura 200 geni.

Nel funzionamento del cervello, nella psicosi, quanto si è portati per la matematica non dipende da un gene, ma da un complesso di migliaia di geni, dove tutti influiscono sì ma molto alla lontana.

Tuttavia anche se fossimo uguali il risultato fenotipico sarà diverso, questo dipende dal “rumore”.

Caso e rumore ambientale

rumore dell'ereditarietà

Molto fenotipo è dovuto al caso, per cui si parla di stocastica, per capirci immaginiamo uno scivolo omogeneo, da cui lascio rotolare due palle identiche, alla fine per quanto omogenee e identiche siano una andrà a sinistra e l’altra andrà a destra.

Questa indeterminatezza la chiamiamo rumore, un’infezione o uno stress in gravidanza fanno rumore, cioè cambiamenti biochimici imponderabili ma reali.

Per cui, da questo punto di vista, la clonazione non fa paura, perché se anche tu venissi clonato 1000 volte, avresti in giro 1000 gemelli diversi.

Predisposizione ereditaria

Alcune malattie genetiche si manifestano solo a determinate condizioni non genetiche casuali, si trasmette solo il rischio di ammalarsi. La Predisposizione ereditaria si osserva dell’autismo, epilessia, mancinismo e schizofrenia.

Il 10% della popolazione è mancina, anche se si cerca di correggerli nella scrittura, tenderanno a essere mancini per altri compiti svolti dalla mano. Se i genitori sono mancini solo il 15-20% dei figli lo sarà, questo indica una certa ereditabilità genetica. Poi nei gemelli omozigoti solo uno è mancino. La causa è quindi ambientale, più esattamente si parla di rumore ambientale.