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Nei mesi estivi dopo il raccolto dei cereali e di altre colture e sulle cover crops, tendono a svilupparsi una serie di infestanti perenni e annuali di difficile controllo.

Infestanti

Le erbe infestanti competono con le colture e causano perdite di produzione:

il cencio molle o abutilon facile infestante del mais Wk.

Il chenopodio Wk.

Il convolvolo perenne ha un rizoma sotterraneo che ogni anno emette radici e fusti, è rampicante con fiori a campana o ad imbuto: infesta il mais ma non è tossica. Wk

Il giavone Wk infesta le risaie e i prati irrigati a scorrimento.

La sorghetta Wk.

La stellaria Wk, la stellaria media contiene saponine.

La lotta alle infestanti è difficile, basti pensare che una pianta di papavero può disperdere fino a 40mila semi, per cui bisogna eliminarla prima che possa liberarli.

Il controllo delle infestanti passa dalla rotazione delle colture e da modi di coltivare che le ostacolano, infine il diserbo. Va ricordato che il diserbo induce inevitabilmente alla resistenza agli agrofarmaci.

Rotazione

La rotazione è l’alternanza delle monocotiledoni (graminacee) con le dicotiledoni (leguminose), colture primaverili ed autunnali.

Ogni coltura favorisce una specifica infestante, ad esempio il mais favorisce la sorghetta.

Metodi di coltivazione

Preparazione del terreno

Aratura

L’aratura profonda almeno 40 cm interra profondamente i semi delle infestanti presenti in superficie, ad esempio il loietto nel frumento. Invece ci sono infestanti come il seme di senape che sopravvive in profondità decenni.

Semina ritardata

Si diversifica il momento di emergenza e sviluppo della coltura dalle infestanti.

Seme certificato

Il seme certificato garantisce che non ci siano semi di infestanti.

Falsa semina

Si passa con un erbicida non selettivo.

Diserbo vero e proprio

L’agricoltore deve svolgere sui propri terreni con un paziente monitoraggio delle infestanti per intervenire precocemente.

1 Rispetto dei dosaggi

2 Attrezzature efficienti e ben tarate:

La sarchiatrice fa il diserbo meccanico nelle colture seminate con ampie interfile, come mais, soia e girasole, smuove le zolle così da eliminare radici residue ed erbe infestanti; inoltre dà aria al terreno, interrompe la risalita capillare delle acque così da mantenere umido il terreno.

La sarchiatura è efficace fin dai primi stadi colturali, quando la linea delle piante coltivate diventa distinguibile dall’interfila e dalle malerbe.

3 Uso di meccanismi d’azione differenti

4 Erbicidi non selettivi in presemina, in premergenza e in postemergenza precoce.

Diserbanti

Si combattono con diserbo con glifosate o le lavorazioni superficiali.

L’Atrazina è stato a lungo il diserbante più impiegato, oggi è stato tolto dal commercio.

Resistenza alla molecola diserbante

Le mutazioni genetiche dell’infestante rendono immuni le infestanti ad uno specifico diserbante, così si devono impiegare tecniche diverse di lotta.

Diserbo in post emergenza

In Italia il diserbo dei cereali è in post emergenza è la tecnica più diffusa, perchè lo spettro d’azione contro le malerbe è ampio, ma così si favorisce le resistenze.

Diserbo presemina

Praticando l’agricoltura conservativa per il mais, senza aratura, si può risolvere il problema diserbando in post-emergenza precoce fino alla 3° foglia

con Adengo Xtra( Isoxaflutole, Thiencarbazone-methyl, Cyprosulfamide ) 7954 CCS.

Il diserbo presemina può aumentare la produttività dal 2 al 10%, perché la piantula ancora con poche foglie non trova le malerbe.

Invece più tardi, cioè in post emergenza, le malerbe inviano al mais, tramite luce riflessa dalle loro foglie, il messaggio della loro presenza che stimola il mais a crescere in altezza col fusto e allargare le foglie, anziché in profondità con le radici. Una radice poco sviluppata in profondità diventa nel tempo un problema per la pianta.

Prezzi dei diserbanti

Il Glifosate costa tra le 20 e 40 € ad ettaro (solo il prodotto)