Per l’eliminazione delle nutrie, bisogna prima sapere come questi animali costruiscono le loro tane.

Le gallerie delle nutrie sono un problema

Le gallerie indeboliscono gli argini dei corsi d’acqua, quindi aumenta la possibilità di allagamento specie in quei territori di pianura sotto il livello del mare, come la bassa ferrarese, oppure per il passaggio di mezzi pesanti sugli argini, si sfondano le strade con conseguenti pericolosi ribaltoni.

Inoltre vivendo in ambiente acquatico, è soggetta alla leptospirosi come i ratti. Le percentuali di positività anticorpali alla leptospirosi sono paragonabili a quelle presenti nella fauna selvatica semi acquatica. 

Eliminazione delle nutrie in giardino a ridosso di una roggia

Si stende una rete ad almeno 5 o 10 metri dal fosso. Perché almeno 5 metri dal fosso? Perché la nutria scava gallerie lunghe anche 5 metri.

La rete robusta deve essere alta fuori terra almeno 70 cm, e va interrata almeno per 50 cm.

Ma il più delle volte questo non basta.

Eliminazione delle nutrie in Inghilterra

Visto i problemi che questo roditore erbivoro provoca agli argini dei fiumi, anni orsono gli inglesi se ne sono sbarazzati.

L’eradicazione della nutria in Inghilterra ha avuto successo, primo perché non era ancora così diffusa e poi perché il territorio è molto più asciutto della pianura padana e quindi meno adatto a questo roditore semi acquatico e terzo perchè è il Regno Unito è un’isola, quindi è isolata dal continente europeo.

Cosa prevede la legge italiana per la cattura e l’abbattimento della nutria

La nutria è un problema, ma per le norme vigenti la specie non è cacciabile, non esiste il far west, non esiste neanche il fai da te: non si pensa a una eradicazione ma a un contenimento del problema.

I privati o le ditte di derattizzazione non possono catturare le nutrie. Solo le Regioni possono emanare piani di abbattimento, attuati dalle guardie venatorie provinciali, affiancate dalle guardie forestali e comunali munite di licenza per l’esercizio venatorio.
In Lombardia la legge regionale sulla caccia n. 26/1993 consente l’intervento anche di guardie dipendenti dalle aziende faunistico venatorie e di operatori espressamente autorizzati dalla Regione.

L’operatore autorizzato contro la nutria

L’operatore autorizzato dalla Regione deve seguire un corso di formazione. L’operatore ha una pettorina gialla, è codificato, ha un ordine di servizio che indica le specie che può abbattere, la zona di competenza e il periodo di autorizzazione, in genere un anno, e opera in squadra. La squadra ha un coordinatore che mensilmente elenca le munizioni usate, il calibro, le ore di servizio, i chilometri percorsi dalla squadra e il numero di gabbie controllate. Il tutto viene comunicato alle guardie venatorie.

Ad esempio in provincia di Brescia operano gratuitamente circa 400 pensionati o agricoltori muniti di licenza di caccia, che ricevono un modesto contributo di 300€ all’anno per le spese.

Sanzioni per il fai da te

Chi uccide o cattura una nutria al di fuori dei piani di controllo incorre in gravi sanzioni penali (violazione degli articoli 544 bis e 544 ter del codice penale) che comportano la reclusione fino a due anni e multe fino a 45 mila euro.

Il monitoraggio della nutria

La prima cosa da fare è il monitoraggio. Partendo da una cartina dei corsi d’acqua presenti sul territorio, si installano poi le gabbie per la cattura, e poi si segna la corrispondenza geografica del rinvenimento delle nutrie e da qui si decide gli interventi.

La cattura della nutria

La nutria si può catturare utilizzando grosse trappole autoscattanti dotate di entrata singola e costruite in rete metallica di dimensioni 120x45x45, bisogna considerare che un maschio può superare i 10 kg di peso, usando come esca una mela o una barbabietola. Nell’ampia provincia di Brescia sono state distribuite quasi duemila gabbie. Nel giro di una settimana, piazzando 1,5 trappole per ettaro, si catturano gran parte delle nutrie presenti in un territorio. Il risultato è ottimo e quindi si può affermare che la nutria non è una animale neofobico, come invece il ratto. In meno del 10% dei casi le trappole possono essere attivate dai ratti.

Cosa fare della nutria catturata ?

La nutria catturata si può portare in un altro territorio, spostando il problema a qualcun altro, oppure può essere sterilizzata oppure abbattuta.

Nella fase di studio le nutrie cadute in trappola, previa anestesia con cerbottana, possono essere contrassegnate con auricolare, pesate ecc, .

La sterilizzazione della nutria

Chi ha studiato l’etologia dei roditori, sa che i fattori limitanti il loro sviluppo sono cibo e spazio, e questo vale anche per la nutria. Uccidendo una nutria, lasciamo uno spazio libero, che verrà lestamente rioccupato dalle nuove nate o dalle migrazioni. L’esperto di nutrie, il biologo dr Samuele Venturini, consiglia la sterilizzazione delle nutrie cadute in trappola, poi le nutrie sterilizzate vengono riimmesse sul territorio.

Nelle cagne e nelle gatte si fa l’ovariectomia per eliminare il rischio di gravidanze indesiderate, parimenti si può fare per le nutrie.  Si esegue una sterilizzazione laparoscopica, intervenendo con due piccole incisioni di pochi centimetri sui  fianchi per asportare le ovaie. E’ un intervento che può svolgere solo un veterinario che farà una sedazione profonda dell’animale e con una sonda ricercherà le ovaie nell’addome.

Ma lo spazio occupato dalle nutrie sterilizzate, sarà nuovamente disponibile, perché la vita delle nutrie è breve, circa un anno, e lo spazio verrà rioccupato da nutrie esterne fertili. Per cui appare più ragionevole la meno onerosa eutanasia.

Eutanasia della nutria

Gli operatori abilitati abbattono la nutria con arma da fuoco, o con fucili ad aria compressa o per avvelenamento con CO2 (camera a gas a biossido di carbonio), oppure con cloroformio.

Dopo l’abbattimento la nutria viene misurata e pesata, si annota sesso, data e luogo della cattura e centro di raccolta dove la carcassa viene congelata in attesa di essere incenerita. L’incenerimento costa circa 1€ a capo di 5kg.

Se eliminazione delle nutrie Vi sembra impossibile, studiate l’ Etologia delle nutrie.