L’Isolamento termico o coibentazione è la riduzione del flusso di calore tra due corpi a temperature diverse.

La perdita di calore (L) è la quantità di calore che in un intervallo di tempo attraversa una parete che ha una superficie e uno spessore, finché la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno è maggiore di zero.

Il materiale di cui è fatta la parete determina la quantità di calore che può attraversare la parete.

Il flusso di calore Q

Costante di conduttività K

Inversamente possiamo determinare K

Ogni materiale ha la sua costante di conduttività termica K:

Ag e Cu 400 > Au 300 > Al 200 > Fe 70 > PVC polivinilcloruro 4 > vetro 1 > mattoni 0,8 > acqua 0,6 > legno 0,1 > neve soffice 0,06 > lana 0,04 > poliuretano 0,03 > aria 0,024.

Se tocco il tavolo di legno lo sento più caldo della sua gamba di metallo.

Gli isolanti sono materiali composti da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto. L’amianto è un isolante perché è un silicato fibroso che trattiene molta aria.

I materiali di origine sintetica sono più efficaci, più termicamente coibentanti dei materiali usati invece come fonoassorbenti come le lane sia minerali che vegetali che animali.

I materiali isolanti possono essere utilizzati esternamente per cappotti, oppure internamente come contro placcaggi, e isolanti in intercapedine.

La conducibilità termica di una finestra

Una finestra ben isolata ha una cornice di legno (K 0,1). La cornice può essere fatta anche in PVC polivinilcloruro (K 4), il PVC viene modellato in modo da contenere delle camere d’aria (K 0,02) o argon (K 0,015) per cui i serramenti di PVC sono isolanti (K 0,1). Invece i serramenti di alluminio conducono parecchio (K 200), se hanno un taglio termico conducono meno. Il taglio termico è una barretta di plastica che separa l’alluminio interno dall’alluminio esterno. Infine il Vetro (K 1) conduce poco ma per ridurre ulteriormente la conduzione si creano una o addirittura due camere d’aria o argon, con doppio e triplo vetro (K 0,1).